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GARIBALDI BISTROT

Garibaldi Bistrot: proiettato in basilica

Una grande veranda realizzata interamente in vetro, ariosa, minimalista, luminosissima, voluta espressamente da Matteo ed Elena per rispettare la bellezza senza pari della Basilica Palladiana e della Piazza che la ospita. Le ampie vetrate donano agli ospiti la gradevole sensazione di un pasto en plein air, a contatto diretto con la sublime arte rinascimentale, assecondati da un servizio giovane, spigliato e preciso.

I grandi classici a pranzo e a cena

Il bistrot è il luogo ideale per la rivisitazione da parte di Matteo dei cavalli di battaglia della cucina italiana, e non solo italiana. Una rapida occhiata al menù renderà edotti in merito. Ma sarà necessario degustare questi classici per coglierne tutta l’intensità di profumi e sapori, effetto sia di materie prime pregiate, frutto di anni di ricerca accanita, sia di lavorazioni semplici, essenziali, con lo scopo di preservarne intatta la fragranza.

La brace assoluta

Ed è il terreno per una vera grande passione: la carne suprema trattata con criterio e maestria, profumata di legno delicato, non invasivo. Che si tratti di agnello, galletto, porkchop iberico, oppure di carni di manzo ‘dry-aged’ di almeno 50 giorni di frollatura (filetto, ny striploin, lombata di chianina o galiziana): la provenienza e la filiera sono sempre garantite, passate al vaglio gustativo in anteprima dallo chef in persona.

Le specialità
informali

Ma il Bistrot si presta anche ad agili degustazioni di pietanze informali, pur sempre nell’ambito dei migliori produttori italiani, presentate comunque con un tocco d’imprevedibilità, un lieve accostamento, un accento, un profumo o una spezia inaspettate nei cicchetti, nei sandwich, nei lievitati, nelle zuppe…

Le dolcezze gentili

E a chiudere il cerchio i dolci di Elena, leggeri, sempre di stagione, incentrati su un ingrediente protagonista ben definito e valorizzato, con poco o senza zucchero aggiunto. Ispirati alle varie sfumature del vocabolo stesso: ‘dolce’ è infatti qualcosa che ha a che vedere con la naturalità, la spontaneità, la gentilezza. Ma anche dolci ben definiti, determinati, saporiti. In linea con l’artefice.

Tutto molto ben innaffiato

E a far da contrappunto al menù una CARTA DEI VINI sterminata, densa di oltre 1.000 referenze ben distribuite tra etichette affermate e piccoli produttori naturali, di nicchia e molto ben selezionati in base non solo alla particolarità ma anche alla piacevolezza (non così scontata in quest’ambito). Nel pieno spirito del Bistrot, è sempre ampia la scelta dei vini al calice, in costante rotazione.